LUOGHI DELLA GEOGRAFIA SACRA DELLA TOSCANA SETTENTRIONALE
La centralità di Firenze, capoluogo della regione Toscana, non è casuale, ma determinato da una serie di precisi elementi geografici e geo-morfologici che, in modo analogo, si ritrovano anche per quanto riguarda la centralità di Roma, capoluogo della regione Lazio. Roma, situata al centro della pianura Pontina o Laziale, è attraversata dal principale fiume della regione, il Tevere, così Firenze, al centro di una pianura circondata dai monti, è attraversata dal principale fiume toscano, l’Arno. Il nome del Tevere deriva dall’etrusco Thefaries, l’Arno da un noto idronomo etrusco in -ar (Armine, Arrone, Armenta ecc.)
Le valli fluviali furono veramente le “autostrade” dell’antichità. Tutta l’Italia, da nord a sud, è un ininterrotto susseguirsi di valli fluviali, alpine e appenniniche. Solo alcuni territori, come la pianura Padana o il Tavoliere delle Puglie, si discostano da tale scenario,ma anche su queste estese pianure fu sempre il fluire delle acque l’elemento preponderante per i popoli che vi si insediarono. I primi nuclei civilizzatori abitarono su alture e montagne, poiché le pianure, essendo perlopiù paludi e bacini alluvionali, furono abitate solo in un secondo tempo. Da ciò deriva la notizia che i primi ad abitare la penisola furono gli “Aborigeni”, ovvero “abitanti dei monti” (dal greco “oros”).
Le valli fluviali furono ottimali vie di percorrenza, provviste di acqua potabile, conducenti verso “luoghi alti”, monti, colline e altopiani, tutti luoghi facilmente difendibili. La speciale sacralità dei “luoghi alti” è più volte citata nella Bibbia, così il culto delle montagne sacre è tra i più antichi: Olimpo, Meru, Sinai, Tabor, Shasta, Ida, Soratte, Ogni civiltà ebbe la sua, o meglio le sue, montagne sacre.
Nella morfologia della Toscana settentrionale ritroviamo tutte queste caratteristiche territoriali, formanti una “geografia sacra” ancora riconoscibile.
Sul confine nord con la Liguria e l’Emilia Romagna si trovano tre territori paralleli: la stretta e allungata striscia costiera della Versilia, la Alpi Apuane e la Garfagnana, attraversata dal fiume Serchio. E’ un virtuale tridente, allineato nord-sud, con percorsi intercomunicanti che collegano la costa all’entroterra e la Toscana settentrionale con Firenze e la valle dell’Arno.
Abbiamo così tre principali itinerari, caratterizzanti l’antica geografia della Toscana settentrionale.
1) Dal mare alla montagna: Pietrasanta > Barga
2) Dalla montagna alla pianura: Barga > Modena
3) Sulla pianura: Pietrasanta > Lucca > Montecatini > Firenze
1) Pietrasanta > Barga
L’itinerario si dirige dalla costa verso l’entroterra montuoso delle alpi Apuane, attraverso passi e valichi di difficile percorribilità e, proprio per questo, vi si ritrovano isolati siti di antica frequentazione.
Da Pietrasanta la via più diretta va a Seravezza, Stazzéma e Pruno, dove si alzano due importanti rilievi: il monte Forato (1223 m.) e il Matanna (1317 m.). Da Seravezza un’altra via porta a Isolasanta, Castelnuovo di Garfagnana, Gallicano (eremo di Calòmini) e Barga.
La direttrice primaria prosegue verso il monte Giovo (Lagosanto) e l’Emilia.
2) Barga > Modena
A Barga il duomo è allineato con il monte Forato, in coincidenza con il periodo solstiziale d’inverno (11 novembre e 30 gennaio). Barga è il punto centrale di un antichissimo progetto di sacralizzazione del territorio, di origini pre-cristiane. Da Barga un percorso si dirige verso Lucca e Pistoia, Passando per Bagni di Lucca. Da qui una via si dirige verso i valichi dell’Appennino tosco-emiliano, passando per Piteglio, sito templare di origini proto-storiche, prosegue per Popilio verso l’Abetone e il Cimone, fino ad entrare in Emilia, a Pievepelago, altro sito templare.
In Emilia la direttrice principale è la valle del fiume Panaro, che costeggia importanti vette montane in prossimità di Fanano (Fanum Ianii = Tempio di Giano, dio degli “ingressi”), per poi proseguire verso Vignola e Modena, l’etrusca Muthina.
3) Pietrasanta – Lucca – Firenze
E’ la via di pianura, diretta al “centro” della regione, Firenze.
Da Pietrasanta la fascia costiera scende verso Lucca, la Via costeggia Le Pizzorne, antichi “luoghi alti”, prosegue per Capannori e Altopascio (Cavalieri del Tau e Templari) fino ad incontrare il vallo del monte Summano. Ai piedi del monte Albano (Vinci, Artimino) si trova un’importante area etrusca e un antico altare-marcatore, il Sasso del Diavolo (Pietramarina), orientato verso la Gorgona e con altri siti etruschi (Fucecchio, Ponte d’Era, Pisa). Monsummano e Montecatini, assieme al monte Albano, sono l’ingresso alla pianura fiorentina, centro della regione.
Note su alcuni siti di rilievo della Toscana settentrionale
- Il monte Forato ha un foro di m 32,60, alto 25 m, spesso 8 m. Si passa sotto l’arco e si scende per Costa Pulita, verso la Garfagnana.
- Castelvenere, grotta-santuario presso Vallico di Sopra, dove è attestato un antico culto delle acque di età etrusca.
- Lungo il fiume Serchio, a nord-est di Lucca: S. Colombano, Matraia, Le Pizzorne e Pieve di Brancoli (Brancoleria). Sulla riva destra del Serchio: San Michele di Mariano, Aquilea, poi Borgo a Mozzano e Bagni di Lucca > S. Cassiano >Piteglio. L’itinerario sul Serchio è segnato da insediamenti templari. Il duomo di Barga (XII sec.) è attribuito ai mastri Comacini.
- Isola della Gorgona: l’isola è allineata con il Sasso del Diavolo (a Pietramarina), da dove si può osservare il sole che tramonta dietro l’isola, nei giorni 11 novembre e 30 gennaio. Il settore spaziale della Gorgona segna l’asse astrologico Pesci-Vergine (Minerva che indossa la testa di Gorgona).
- La “linea” di San Michele (Irlanda – Megiddo) passa per Lucca e l’area circostante, così come la via Francigena.
- Altopascio è sulla Francigena. Sede degli Ospitalieri detti Cavalieri del TAU.
- A Piteglio c’è il Ponte Sospeso (lung. 220 m, prof. 40 m), vi sono documentate tracce di una sicura presenza templare (la “pietra della Peschiera”). Sempre a Piteglio sono stati ritrovati megaliti e tumuli orientati.